Perchè avvengono i terremoti?
I terremoti sono causati dal movimento delle placche tettoniche, le grandi masse di roccia solida che costituiscono la superficie terrestre. Questi movimenti, causati dalla convezione del mantello terrestre, ossia il materiale caldo e plastico situato sotto la crosta terrestre, creano una grande quantità di energia che si accumula all'interno della terra. Nel momento in cui l'energia supera la resistenza della roccia, quest'ultima si rompe e l'energia si libera sotto forma di onde sismiche che a loro volta si propagano attraverso la terra causando il terremoto.
Gli effetti di tale fenomeno possono variare in base alla zona in cui si verifica. Dipendono da diversi fattori, tra cui l'intensità dell'energia coinvolta nello spostamento delle placche tettoniche, la profondità del punto di origine, la durata delle scosse, il tipo di suolo e la densità della popolazione nella zona colpita.
L'intensità è misurata dalla scala di magnitudo e indica la quantità di energia liberatasi durante l'evento: maggiore è l'energia, peggiore è l'impatto del sisma. Se il sisma origina a una certa profondità i danni che causa potrebbero essere minori, a parità di intensità, rispetto a quando nasce in un punto più superficiale. Le scosse più lunghe sono le più disastrose e il tipo di suolo gioca un ruolo importante, poiché sabbia, ghiaia e fango amplificano le onde sismiche. Terremoti che colpiscono aree con una grande popolazione possono causare un maggior numero di vittime rispetto a quelli che avvengono in zone meno abitate.
Appena ieri, 18 marzo 2023, un terremoto di magnitudo 6.9 ha colpito la costa dell'Ecuador, causando crolli significativi di edifici e infrastrutture. Sono state riportate almeno 16 vittime e oltre 126 feriti e i soccorritori stanno ancora lavorando per cercare eventuali sopravvissuti.
Moltissimi sismi hanno luogo nei bordi delle placche tettoniche, punti in cui queste collidono e si separano. Ad esempio, la costa dell'Ecuador si trova vicino alla zona di subduzione delle Ande: qui la placca di Nazca, che si trova nell'Oceano Pacifico a ovest del Sud America, si muove verso est a una velocità di circa 7 centimetri l'anno e si sta letteralmente spingendo sotto la placca sudamericana: tutto ciò provoca una forte attività sismica nella regione. Questo movimento convergente che ha portato alla formazione della Cordigliera delle Ande, la più lunga catena montuosa del mondo, che si estende per circa 7.000 km lungo la costa occidentale del Sudamerica.
I terremoti hanno anche altre cause, come l'attività vulcanica, il cedimento di grotte o miniere e la pressione causata nel terreno dalla costruzione di dighe o serbatoi. Sono chiaramente eventi naturali potenzialmente pericolosi che possono anche molte morti e comprenderne le cause è il primo passo da compiere per prevenire e mitigare i danni. Gli scienziati stanno continuamente studiando tale fenomeno per prevederli e così prevenirli, sebbene al momento attuale, non esista un metodo preciso per sapere con anticipo e precisione quando e dove si verificherà il prossimo terremoto.
Appena ieri, 18 marzo 2023, un terremoto di magnitudo 6.9 ha colpito la costa dell'Ecuador, causando crolli significativi di edifici e infrastrutture. Sono state riportate almeno 16 vittime e oltre 126 feriti e i soccorritori stanno ancora lavorando per cercare eventuali sopravvissuti.
Moltissimi sismi hanno luogo nei bordi delle placche tettoniche, punti in cui queste collidono e si separano. Ad esempio, la costa dell'Ecuador si trova vicino alla zona di subduzione delle Ande: qui la placca di Nazca, che si trova nell'Oceano Pacifico a ovest del Sud America, si muove verso est a una velocità di circa 7 centimetri l'anno e si sta letteralmente spingendo sotto la placca sudamericana: tutto ciò provoca una forte attività sismica nella regione. Questo movimento convergente che ha portato alla formazione della Cordigliera delle Ande, la più lunga catena montuosa del mondo, che si estende per circa 7.000 km lungo la costa occidentale del Sudamerica.
I terremoti hanno anche altre cause, come l'attività vulcanica, il cedimento di grotte o miniere e la pressione causata nel terreno dalla costruzione di dighe o serbatoi. Sono chiaramente eventi naturali potenzialmente pericolosi che possono anche molte morti e comprenderne le cause è il primo passo da compiere per prevenire e mitigare i danni. Gli scienziati stanno continuamente studiando tale fenomeno per prevederli e così prevenirli, sebbene al momento attuale, non esista un metodo preciso per sapere con anticipo e precisione quando e dove si verificherà il prossimo terremoto.
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