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La Notte Europea dei Ricercatori torna in Italia con otto progetti dedicati al mondo della ricerca scientifica




‘European Researchers’ Night’ è un evento culturale molto atteso dal mondo scientifico: si svolge in moltissime città europee durante l’ultima settimana di settembre e in Italia tra il 29 e il 30.
È il risultato della collaborazione di tantissimi Centri di Ricerca e viene finanziato dalla Commissione Europea attraverso le azioni Marie Skłodowska-Curie (MSCA) e i fondi del programma Horizon-MSCA-2022-Citizens-01 (MSCA Citizens).

La Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori attira ogni anno più di un milione di visitatori e i protagonisti indiscussi delle prossime ore, nei 26 stati europei coinvolti nell'edizione di quest’anno, saranno la ricerca scientifica e il mestiere del ricercatore, allo scopo di ricordare l’importanza della ricerca e invogliare i giovani a intraprendere le carriere scientifiche. Vie, piazze, campus universitari e aule scolastiche saranno i principali luoghi d’incontro e circa 300 i ricercatori italiani pronti a cimentarsi in esperimenti scientifici dal vivo, eventi divulgativi, concerti, spettacoli, mostre e giochi per i più piccoli.

L’Italia ha sempre aderito con molto entusiasmo a questa manifestazione e ogni anno prepara tantissime iniziative con passione e impegno. L'edizione 2023 darà ampio spazio a otto progetti principali che verranno accompagnati da iniziative minori: si chiamano BlueNights, Bright-Night, Leaf, Sharper, Society riPENSAci, SuperScienceMe e U-Night. Ognuno di questi è stato sviluppato da Centri di Ricerca che da anni divulgano specifici ideali relativi agli ambiti scientifici in cui operano, coinvolgendo altri enti nazionali impegnati nell'istruzione e nello sviluppo come il MUR (Ministero dell'Università delle Ricerca).

BlueNights è un consorzio impegnato nella ricerca marina e vi fanno parte Centri di Ricerca ubicati in diverse nazioni: Italia (CNR),Francia, Romania, Finlandia, Portogallo e Malta. BrightNight, ideato dall’Università di Firenze, si svolgerà nelle scuole e negli atenei toscani, dove il CNR collaborerà con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), l’European Gravitational Observatory (EGO) e l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF).

Leaf nasce dal lavoro di otto Centri di Ricerca a Roma e dintorni. Gli argomenti su cui Leaf si concentra sono tanti: biodiversità, economia circolare, inquinamento, salute e benessere, energia, sostenibilità. Il progetto Sharper sarà dislocato in 14 città italiane con la ‘Maratona Sharper’: 24 ore consecutive di eventi dedicati alla scienza e visite guidate per conoscere le strutture dove si svolge la ricerca scientifica.

Da Ferrara a Rimini passando per Bologna, Ravenna, Forlì e Cesena si potrà esplorare il mondo della ricerca guidati dai ricercatori aderenti, insieme alle istituzioni per cui lavorano, a Society Ripensaci, progetto coordinato dall’Area territoriale del CNR di Bologna, mentre Streets, ideato all’Università di Napoli Federico II, animerà tutta la relativa provincia coinvolgendo enti pubblici e privati, scuole e associazioni di categoria.

SuperScienceMe, ispirato al geniale scienziato e inventore Leonardo Da Vinci, si svolgerà invece tra la Calabria e la Basilicata dando vita a tanti incontri sul cambiamento climatico, il cancro, la risorsa acqua, la salute del suolo, le città smart. U-Night, infine, è il risultato dell’unione di 5 città europee che hanno scelto di promuovere insieme la ricerca e la scienza: Torino, Timisoara in Romania, Chambery e Pau in Francia, Covilha in Portogallo.

La Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori non terminerà il 30 settembre 2023 ma continuerà nelle scuole con il progetto ResearchersatSchool, che porterà in aula tanti ricercatori per continuare a sensibilizzare insegnanti e alunni su argomenti di attualità in un percorso didattico che si snoderà in diverse tappe nel corso dell’ anno scolastico.


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